Il 26 maggio si è svolto, presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, l'incontro “I potenziali del welfare generativo per innovare le politiche sociali”. La Fondazione Zancan ha presentato il welfare generativo e i suoi potenziali sociali ed economici. Al centro dell’attenzione il passaggio da logiche di costo a pratiche di investimento sociale per riqualificare la spesa di welfare e potenziarne l’impatto sociale.
L’iniziativa, su invito del Gruppo S&D e coordinata dall’onorevole Elena Gentile, membro della Commissione Occupazione e Affari Sociali e vice-presidente dell’Intergruppo Economia Sociale del Parlamento Europeo, ha permesso di discutere e approfondire il tema e le possibili collaborazioni a livello europeo e tra regioni italiane. Oltre a referenti del Parlamento Europeo, hanno partecipato rappresentati della DG Innovazione e Ricerca, del Cese - Comitato Europeo Economico e Sociale e di Eurocities insieme a rappresentanti delle regioni italiane di Emilia Romagna, Puglia, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Provincia Autonoma di Trento.
Nell’apertura dei lavori l’onorevole Gentile ha sottolineato "la necessità di rileggere il welfare nel nostro Paese declinando politiche che assumano responsabilità condivise e non sottraggano diritti. Il tema della responsabilità dunque è centrale rispetto all'implementazione di politiche di welfare generativo che pongano al centro le comunità e restituiscano dignità ai cittadini più vulnerabili, secondo una nuova visione di sistema d'impresa a corrispettivo sociale”.
“Gli approfondimenti intervenuti in questi ultimi anni, con referenti di vari paesi, ci hanno portato a valorizzare i potenziali del welfare generativo. Meritano adeguata attenzione delle regioni e in Europa” – commenta Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan “è un contributo che può aiutare ad affrontare la crisi dei sistemi di welfare in Italia e in Europa. Siamo assediati da emergenze sociali e da crescenti problemi di sostenibilità economica. L’aumento delle disuguaglianze non deve trasformarsi in emergenza sociale ma rappresentare una sfida da affrontare presto e bene con nuove soluzioni per dare risposta ai bisogni fondamentali delle persone e delle famiglie”.