Sostieni la ricerca sul WG

Non autosufficienza in Veneto: sulle famiglie pesa il 45% della spesa

Le famiglie venete spendono per la non autosufficienza ogni anno 1,3 miliardi di euro. Quasi la metà (45%) dei 2,9 miliardi complessivi, di cui il pubblico si fa carico per 1,6 miliardi. È uno dei dati più significativi che emergono dall'analisi elaborata dalla Fondazione Emanuela Zancan sul modello regionale, presentata nell'articolo pubblicato su Studi Zancan n. 1 del 2014. L'indagine evidenzia che la spesa complessiva per la non autosufficienza vale il 2 per cento circa del Pil regionale e che la sola spesa dei privati vale lo 0,9%.

«Si tratta di cifre molto alte e sottostimate - avverte il direttore della Fondazione, Tiziano Vecchiato -: poiché non considerano alcune voci, come la spesa per l’acquisto di ausili e presidi o quella per la lungodegenza». Nel 2012 in Veneto le persone con disabilità sono stimate in 207 mila, mentre nel 2022 saranno da 237 mila a 246 mila (+16%), di cui 205-212 mila anziane.

La spesa delle famiglie. La maggior parte della spesa privata è concentrata nella voce "assistenti familiari": sono quasi 33 mila le badanti regolari in Veneto nel 2011. Considerando anche le lavoratrici non regolari il numero complessivo cresce e, a seconda dei calcoli, varia da circa 65 mila a 99 mila persone. La media è di un'assistente domiciliare ogni 10-15 anziani ultra65enni, per una spesa totale di circa 790 milioni di euro. "È una stima prudenziale - precisano i ricercatori della fondazione -, calcolata su un numero totale, tra regolari e irregolari, di 65 mila badanti. Secondo altre stime il numero complessivo di badanti nella nostra regione potrebbe arrivare a 99 mila, con una stima di spesa di circa 1,1 miliardi".

La spesa pubblica. Oltre un terzo della spesa pubblica è costituita dalle indennità di accompagnamento Inps. A inizio 2013 se ne contavano complessivamente 113mila, per un totale di 675 milioni di euro. Ma il loro numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni: i ricercatori della Fondazione Zancan stimano che nel 2022 se ne conteranno all'incirca 127 mila. Considerando i soli anziani, a inizio 2013 si contavano 90 mila indennità per un totale di 541 milioni di euro (l'80% della spesa per indennità).

Nel 2010 (ultimo dato disponibile) i comuni veneti hanno speso 285 milioni di euro per garantire servizi sociali e sociali a rilevanza sanitaria a persone disabili (140 milioni, +10% rispetto al 2004) e anziane (145 milioni, +14%). Le persone che ne hanno beneficiato hanno compartecipato con 69 milioni di euro (20 milioni le persone con disabilità e 49 milioni le persone anziane).

L'analisi evidenzia dunque la necessità di gestire in un'ottica "generativa" i crescenti bisogni per la non autosufficienza e la spesa correlata. «Sono segnali inediti che non riguardano solo l'andamento della non autosufficienza ma anche l'economia dell'invecchiamento, da approfondire con maggiore attenzione, visto che già oggi la condizione di non autosufficienza genera molto lavoro di cura e lo farà ancor di più nei prossimi anni - conclude il direttore -. Le criticità quindi non riguardano i maggiori bisogni di cure, che sono un fatto fisiologico per la nostra società,  ma i deficit di governabilità dell'offerta di aiuto e l'incapacità di gestire in modo positivo i suoi potenziali economici a vantaggio dell'occupazione di welfare».

Ultime notizie

Premio innovazione nell'economia sociale - 2024

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e la Fondazione Ema...

Management dei sistemi regionali di Welfare e dell’innovazione dei servizi sociali e sanitari

La crisi dei sistemi di welfare occidentali sta mettendo a dura prova i...

Futuri assistenti sociali in laboratorio per l’innovazione sociale

Per contrastare la povertà oggi è necessario un approccio...