Papa Francesco non manca occasione di sollecitare il mondo della vita religiosa, soprattutto quello impegnato nelle opere di carità, di solidarietà e sulla frontiera dell’emarginazione, a scelte profetiche e coraggiose. Lo fa con poche parole ma con più eloquenza di gesti.
Il convegno CISM-USMI «Con Papa Francesco verso le periferie della storia: cuore della chiesa. La vita religiosa traccia nuovi itinerari di carità» (Roma, 5-6 dicembre), fa proprie le sfide di papa Francesco.
Le finalità del Convegno, aperto a tutte le/i religiose/i, in particolare a quanti operano sul fronte della carità, della solidarietà e dell’emarginazione, si prefigge di cogliere le spinte che provengono dal papa e di offrire alla Vita Religiosa nuovi e stimolanti percorsi.
Sabato 6 dicembre Tiziano Vecchiato interviene sul tema: «La vita religiosa oggi, nelle sue opere di carità, è in grado di autogenerarsi?».
«Come andare oltre l’attuale welfare? In che modo i credenti possono indicare la strada con nuovi modi di far incontrare i diritti dei poveri con diritti a corrispettivo sociale? Quello che ricevi non è solo per te. Dobbiamo fare spazio al rendimento dei talenti. Dobbiamo investire in forme di aiuto basate sullo spezzare il pane, a dividendo sociale. Anche agli aiutati può essere chiesto se aggiungono valore. Se contribuiscono a rigenerare le risorse a loro disposizione. Se hanno amato i loro prossimi. Il problema è riconoscere questa possibilità in ogni persona».